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Dall’Overtourism al Turismo Lento: il modello Ferrara

  • Writer: michele Grimaldi
    michele Grimaldi
  • Aug 11
  • 3 min read
Ferrara, la Città Slow dove la qualità si osserva, si respira e si degusta dando valore al proprio tempo
Ferrara, la Città Slow dove la qualità si osserva, si respira e si degusta dando valore al proprio tempo

Negli ultimi anni, il termine Overtourism è entrato a tutta forza nel vocabolario del turismo globale. Immagini di città d’arte sovraffollate, calli veneziane intasate, fontane, monumenti e musei presi d’assalto, centri storici ridotti a set fotografici e residenti costretti a spostarsi altrove hanno fatto il giro del mondo. Molte destinazioni storiche si sono gradualmente trasformate in luoghi invivibili, caotici, col rischio di perdere la propria anima e il proprio charme. In una parola, la propria identità. Città come Venezia, Firenze, Roma, Verona ed altre destinazioni lungo tutto lo stivale e nelle isole vengono prese costantemente d’assedio soccombendo letteralmente all’impatto di un turismo di massa che privilegia sempre più la quantità vs. la qualità.


Ma cosa succede quando questo modello di turismo “mordi-e-fuggi” ad alta intensità entra in collisione con la fragilità e la ricchezza di territori come Ferrara e la sua provincia?

Autentica perla rinascimentale, Patrimonio UNESCO, con la sua rete di piste ciclabili, il fascino del centro storico e i paesaggi unici del Delta del Po, la città Estense appare fortunatamente ancora lontana da quel destino ma per quanto ancora? La domanda è dunque: cosa fare per farla conoscere preservandola però così com'è?


Il lato oscuro dell’Overtourism

L’Overtourism come risaputo porta molteplici conseguenze, ben tangibili e tutt’altro che rassicuranti, tra cui:

  • Sovraffollamento stagionale, con perdita netta di qualità della vita, ovvero della vivibilità di un luogo.

  • Stress sul patrimonio culturale, soggetto a usura e manutenzione costosa.

  • Snaturamento delle tradizioni locali, sostituite da offerte commerciali standardizzate, spesso con un pessimo rapporto qualità-costi.

  • Impatto ambientale elevato, legato all' aumento esponenziale del traffico, dei rifiuti e ad un uso non equilibrato delle risorse.


Per Ferrara e la sua provincia il rischio è di perdere quel fascino discreto ed autentico che oggi rappresenta il suo tratto distintivo rispetto ad altre città d’arte italiane, ed uno dei suoi principali vantaggi comparativi e competitivi.


Turismo lento: la risposta sostenibile

Il Turismo Lento a Ferrara è oggi molto più di una filosofia di viaggio. È una scelta strategica che punta a...

  • Scoprire le bellezze del luogo a piedi o in bicicletta, assaporando ogni angolo del centro storico in serenità. Un’esperienza impagabile, e non praticabile agevolmente ovunque.

  • Partecipare ad esperienze autentiche, come visite a laboratori artigianali, degustazioni di cibo e vini, corsi di cucina del territorio, e tour guidati personalizzati.

  • Esplorare la provincia in ogni direzione, dalle città, alle valli, alle campagne: da Comacchio con i suoi canali e il Parco del Delta del Po per il birdwatching, ai borghi storici come Cento, Mesola e Argenta, a Tresigallo la città metafisica, e mille altre soluzioni in grado di soddisfare altrettanti gusti e interessi, fino ai palati più esigenti.

  • Incentivare la Sostenibilità riducendo l’impatto ambientale, e scegliendo mezzi leggeri e alloggi che rispettano il territorio.

  • Immergersi a capofitto nell’arte e nella cultura locale, visitando senza code interminabili e stress musei, mostre, esibizioni, e partecipando alle numerose feste tradizionali e sagre stagionali in grado di lasciare ricordi indelebili.

  • Promuovere l’autenticità dell’esperienza di viaggio, incoraggiando a vivere il luogo per ciò che è, senza forzare adattamenti innaturali, intesi solo “per turisti”.


Benefici per la comunità e per il viaggiatore

Un turista che opta per lo Slow Tourism a Ferrara:

  • Resta più giorni, spendendo in modo più mirato e di qualità.

  • Genera un impatto economico positivo e diffuso.

  • Contribuisce a rispettare e preservare il ricco patrimonio culturale e naturale di questa terra.

  • Porta a casa con sé non foto e corse frenetiche da un posto all’altro, ma ricordi e relazioni vissute con il passo che richiedono.


Ferrara: laboratorio naturale di Turismo Sostenibile

La sfida è aperta ma chiara: resistere alla corsa ai numeri e puntare su un turismo che arricchisce senza erodere, senza snaturare. Ferrara è già un modello di sostenibilità turistica che offre un’esperienza piena e originale a chi è in cerca di autenticità, cultura e natura, trasformando ogni ospite in un potenziale ambasciatore del territorio. L’impegno è resistere alla tentazione dei grandi numeri puntando su un turismo che “arricchisce anziché consumare”. 

Perché se l’overtourism, come è dimostrato, può trasformare anche i luoghi più autentici in cartoline senz’anima, il turismo lento, al contrario, li mantiene vivi e veri.


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